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Giovedì 24 Novembre, alle ore 19.00, presso il Teatro della Parrocchia S. Teresa del Bambin Gesù in Via F. Parlatore n. 67, i nostri alunni rappresenteranno la famosa tragedia di Sofocle Edipo Re.

Edipo Re di Sofocle è una tragedia mossa dall’emergenza dei «guai presenti», come dice Creonte. In questo senso non è stato poi tanto difficile rintracciare nella vicenda di Tebe alle prese con il flagello della peste una somiglianza con quanto abbiamo vissuto negli anni, speriamo conclusi, della pandemia da Covid-19.

La scelta drammaturgica è stata quella di non assegnare i personaggi “solisti” a singoli studenti, ma di prediligere un impianto corale al fine di distribuire equamente nel gruppo la responsabilità di tenere il ritmo dello spettacolo, sentendoci tutti officianti di un unico rito. Dell’idea di teatro come rito si è a lungo detto, e ciò che premeva era che ognuno in quel rito della messinscena si riconoscesse, come individuo e come parte di una comunità. La distribuzione senza protagonisti e il ruolo di “officianti” ha portato a lavorare molto sulle relazioni di gruppo, perché il teatro non è solo andare in scena, ma è anche costruire, curare e prendersi cura. E la forza del teatro e di questa tragedia in particolare ha reso tutti più consapevoli di se stessi e della realtà: se Edipo è il personaggio del mito che si muove alla scoperta, seppure dolorosa, della propria identità, dobbiamo, ad ogni modo, essergli riconoscenti per il fatto che continua a darci gli strumenti per guardarci dentro e affrontare la scoperta di chi siamo nel più profondo di noi stessi.